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L'iter autorizzativo e la disciplina normativa

Quale fase autorizzativa è prevista per il progetto? Quali soggetti effettueranno i controlli?

L’impianto in progetto è un impianto di recupero di rifiuti, rientra nel campo di applicazione della normativa IPPC (controllo e prevenzione integrata dell'inquinamento) e, a seguito di una procedura nell’ambito della disciplina della Valutazione di Impatto Ambientale (Screening e/o VIA), dovrà ottenere anche il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale.
Si tratta di una procedura complessa, istruita dalla Provincia di Pesaro e Urbino, dove tutti i portatori di interesse potranno prendere visione del progetto e degli studi di impatto ad esso correlati e produrre osservazioni alle quali l’autorità competente darà riscontro nel provvedimento conclusivo.
Alla Conferenza dei servizi, necessaria per l’ottenimento della autorizzazione alla costruzione e gestione dell’impianto (Autorizzazione Integrata Ambientale), indetta dall’Autorità Procedente (Provincia di Pesaro e Urbino) parteciperanno tutti gli enti competenti ad esprimere i pareri, intese e nulla osta, individuati dall’Autorità Procedente (Arpam, Asur, Regione Marche, Comune di Vallefoglia, Comune di Tavullia, Vigili del Fuoco, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, ecc.).
Il provvedimento autorizzativo di AIA definirà le modalità di gestione, monitoraggio e manutenzione dell’impianto a cui Green Factory si dovrà attenere in fase di realizzazione e gestione dell’impianto.
Alla Provincia di Pesaro e Urbino che rilascia l’autorizzazione, compete anche l’attività di vigilanza sul rispetto delle prescrizioni dell’AIA e sulla gestione dell’impianto in generale, attività per la quale si avvale dell’ARPAM.
L’impianto di biodigestione anaerobica e compostaggio in progetto sarà sottoposto anche all’iter per ottenere le certificazioni volontarie rilasciate da Ente terzo accreditato, ad ulteriore garanzia di ottime performance gestionali ed ambientali:

  • ISO 9001 – Certificazione per i Sistemi di Gestione per la Qualità (SGQ);
  • ISO 14001 – Certificazione per i Sistemi di Gestione Ambientale (SGA);
  • ISO 45001:2018 – Certificazione sistema di gestione sicurezza e salute dei lavoratori;
  • EMAS – Strumento per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali e fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni sulla propria gestione ambientale.


Come saranno regolati i rapporti tra Marche Multiservizi, in qualità di fornitore del materiale, e Green Factory gestore dell’impianto?

Marche Multiservizi, sulla base della normativa vigente, continuerà ad indire una gara, come ha fatto finora, per l’affidamento di un servizio di rilevanza comunitaria in base al D.Lgs. n. 50/2016. Green Factory srl sarà un operatore economico che parteciperà alla gara.
Con riferimento alla fase di raccolta, il ritiro di sfalci e FORSU continuerà a farlo Marche Multiservizi.

Qual è il ruolo del Piano d’Ambito rispetto alla realizzazione dell’impianto di biodigestione anaerobica e compostaggio?

La competenza della Regione (che approva il Piano Regionale per la gestione dei rifiuti) e dell’Autorità Territoriale d’Ambito (che approva il Piano d’Ambito) riguarda la pianificazione della raccolta dei rifiuti urbani e del trattamento e smaltimento della sola frazione indifferenziata.
Il recupero dei rifiuti da raccolta differenziata (plastica, carta e cartone, legno, alluminio) è invece un’attività non soggetta a pianificazione ed è quindi possibile la libera iniziativa privata.
Le attività che si collocano a valle della raccolta differenziata sono pertanto a libero mercato, perché non ricompresi nella privativa pubblica e in quanto non sussiste una situazione di monopolio naturale dei relativi processi produttivi.
Gli impianti di trattamento dell’organico possono quindi essere realizzati, allo stesso modo degli impianti che recuperano carta, plastica, legno, ad iniziativa privata, senza alcuna necessità di pianificazione pubblica, ma rispettando le regole per gli impianti industriali che trattano rifiuti.
Nel settore dei rifiuti, in estrema sintesi, la privativa riguarda la raccolta, il trasporto dei rifiuti urbani, anche differenziati e lo smaltimento e recupero dei rifiuti urbani indifferenziati.
Sono invece a libero mercato l'intera filiera dei rifiuti produttivi (pericolosi e non) e le attività sui rifiuti urbani a valle della raccolta differenziata, come già accade, anche nel nostro territorio, con gli impianti di recupero di carta, plastica, metalli e legno e, a livello nazionale, anche per gli altri materiali.

Green Factory Srl, Via dei Canonici 144 - 61122 Pesaro Pec: Greenfactory_srl@legalmail.it
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